Il libro di testo è dannoso?

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Ha ancora senso oggi parlare di “libro di testo” come di un unico testo uguale per tutti gli alunni, esaustivo della materia di cui si parla?

Nel 1997 un gruppo di insegnanti della ML “lascuola” consegnò all’allora Ministro della Pubblica Istruzione Luigi Berlinguer, una petizione “Aboliamo l’obbligatorietà dell’adozione dei libri di testo“.

Oggi, a 17 anni di distanza, si dibatte sul costo dei libri di testo, sulla loro versione digitale ma non sul vero nocciolo del problema: il fatto che fornire un’unica fonte di conoscenza sia non solo riduttivo, ma addirittura dannoso.

Leggiamo un passo della petizione del 1997: Il libro di testo contribuisce alla formazione dell’idea che ci sia un luogo esaustivo del sapere, infatti la maggior parte del “volume” dei libri di testo è costituita da “informazioni” che hanno la pretesa di porsi, agli occhi dello studente, come “unica fonte di conoscenza”. In realtà le fonti, da anni, sono molteplici e nel futuro sono destinate ad aumentare di numero e a intensificare la loro pervasività. La sostituzione del testo con un processo di ricerca dinamica delle informazioni da elaborare, delle procedure e dei linguaggi da applicare, risponde meglio alla moderna necessità “dell’apprendere ad apprendere”, come si evince anche nei documenti di riforma dei cicli scolastici, i quali lasciano inoltre intendere che i programmi ministeriali della prossima “scuola dell’autonomia” non saranno più basati sui “contenuti”, ma si limiteranno a individuare gli obiettivi e gli standard minimi di apprendimento.
Leggete la petizione completa Aboliamo l’obbligatorietà dell’adozione dei libri di testo

Cosa possiamo pensare  del libro di testo oggi, che le fonti sono innumerevoli, e che un elemento sostanziale che dovrebbe fornire la scuola agli studenti è proprio la capacità del confronto tra le fonti e la verifica della loro attendibilità?

Ma forse il vento sta cambiando. E’ del 9/04/2014 una circolare MIUR che stabilisce “Il collegio dei docenti può adottare, con formale delibera, libri di testo ovvero strumenti alternativi, in coerenza con il piano dell’offerta formativa, con l’ordinamento scolastico e con il limite di spesa stabilito per ciascuna classe di corso.“.