Programma di dettaglio della Summer school 2017

1)           Coding e pensiero computazionale a scuola, senza se e senza ma.

Con la LIM o senza la LIM, con dieci computer o un solo computer o addirittura senza computer non ci sono più scuse: è arrivato il momento di vincere ogni perplessità, timore e esitazione e portare il coding in classe, di intraprendere un viaggio con i nostri alunni che sarà ricco di piacevoli scoperte e fonte di arricchimento reciproco. E allora partiamo!

Modalità
Il laboratorio proposto è di tipo esperienziale, dedicato agli insegnanti delle scuole di ogni ordine e grado che sono invitati a partecipare portando con se il proprio computer (no tablet). Lo strumento proposto si chiama Scratch ed è stato sviluppato dal MIT per fornire a bambini e ragazzi un nuovo strumento di espressione basato sul coding.
Storia, geografia, italiano, matematica, geometria, scienze, musica, lingue straniere: solo per citare alcune delle discipline che possono essere indirizzate attraverso questo strumento.
Durante il laboratorio, dopo una veloce introduzione al coding, al pensiero computazionale e al perché oggi il coding sta assumendo un ruolo da protagonista a scuola, ci ingaggeremo reciprocamente su un progetto di storytelling e uno di matematica: è severamente vietato spegnere i neuroni! Si lavorerà principalmente a coppie (peer programming).

Relatore: Angelo Sala, formatore DeA per i percorsi di coding per gli insegnanti della primaria e secondaria di I grado, autore, co-founder Coderdojo Milano www.coderdojomilano.it e co-founder MasterCoder www.mastercoder.com.

2)           Raccontami una storia – l’efficacia della narrazione nella didattica

Se cercate una didattica più coinvolgente, se desiderate ottenere un apprendimento significativo e duraturo, se siete stufi delle solite interrogazioni…allora il Digital Storytelling fa al caso vostro (e dei vostri alunni)!
Le tipologie e gli strumenti sono molteplici e si adattano a tutte le discipline e gli ordini di scuola.

Vi siete incuriositi? Iscrivetevi al nostro laboratorio e non ve ne pentirete!

Modalità
Partiremo con un esempio: un lavoro interdisciplinare, realizzato in classe in modalità collaborativa, sarà lo spunto per discutere sull’utilizzo del digital sorytelling (DTS) nella didattica.
Illustreremo quindi, brevemente, alcune tipologie di storytelling e vi mostreremo i relativi strumenti (webapp gratuite) per realizzarle.
E dopo? Toccherà a voi!
Simuleremo ciò che avviene in una classe capovolta: divisi per gruppi, vi cimenterete in un vero e proprio compito autentico, in cui vi verrà chiesto di realizzare un artefatto multimediale utilizzando la tecnica del DTS.
Potrete scegliere tra due argomenti proposti (uno scientifico e uno umanistico) e sarete voi a decidere tipologia (immagine parlante, fumetto, video, diario di bordo, …) e strumento da utilizzare tra quelli illustrati.
Tutto ciò che vi serve è un pc e…la vostra fantasia!!!

Relatrici: Maria Rosaria Grasso, insegna materie letterarie nella scuola secondaria di primo grado. Dal 2011 realizza gemellaggi elettronici con scuole europee attraverso la piattaforma eTwinning e dal 2013 è Ambasciatrice eTwinning per la regione Lombardia.

Anna Ferrigno , insegna matematica e scienze (secondaria di primo grado) a Milano, è appassionata di origami e fotografia, ha lavorato per alcuni anni nella progettazione e riqualificazione del verde pubblico.
È stata da sempre attratta dalle potenzialità delle tecnologie in campo didattico, con la Flipped Classroom ha finalmente trovato una metodologia nella quale incanalare e valorizzare le risorse del web.

3)           Il compito autentico per un apprendimento significativo

Come si possono esercitare e valutare le competenze? Soltanto in situazione, perché la competenza è la capacità di scegliere tra le conoscenze e le abilità possedute ed utilizzarle in modo coerente, pertinente ed efficace per raggiungere un obiettivo legato ad un contesto di vita reale. Il metodo migliore dunque per esercitare le competenze è quello del compito autentico che non solo ci permette di arrivare a quella che Gaetano Salvemini definisce “vera cultura” ma ci permette anche di dare risposta alla domanda più frequente e forse più scomoda dei nostri alunni “Perché studiamo queste cose?”

Modalità di conduzione
L’incontro si articolerà in due momenti:
Nella prima fase verranno esposte le caratteristiche del compito autentico insieme ad alcuni esempi per le scuole secondarie di primo e secondo grado. Seguirà una seconda fase in cui i corsisti saranno chiamati ad elaborare un’attività secondo indicazioni date.
Tutti i corsisti lavoreranno con il proprio device personale.

Relatrice: Vittoria Paradisi, docente di lettere, animatrice digitale e formatrice, iscritta al registro internazionale Iet (Innovative Educational Trainers), referente per la videoteca Flipnet. Insegna dal 2005 e dal 2012 si appassiona alla didattica digitale e alle nuove metodologie, ricoprendo il ruolo di docente referente degli innovativi progetti “Classi digitali” e “Classi senza aula”, ormai diventati collaudati punti di forza distintivi dell’Istituto Leopardi di Saltara (PU) a livello provinciale. Oltre a tenere corsi di formazione per docenti, collabora con blog e siti dedicati alla didattica (tra cui Campus Mondadori e Insegnanti 2.0).

4)           La robotica educativa, uno strumento per ogni età

Descrizione
Fino a pochi anni fa i robot popolavano l’immaginario collettivo grazie alla letteratura e al cinema che hanno avuto il merito di avvicinare il grande pubblico alle tematiche delle macchine in grado di pensare e prendere decisioni in autonomia. Oggi i robot trovano sempre maggiore impiego in ambito produttivo e da un paio d’anni alcune versioni programmabili di questi dispositivi, aventi scopo ludico e educativo sono arrivati nelle nostre case e sui banchi di scuola, grazie anche ad una notevole riduzione dei prezzi. E allora cosa stiamo aspettando: scegliamo il nostro robot e iniziamo a programmarlo!

Modalità
Il seminario introduce una riflessione sui robot e sul perché siano un valido strumento didattico in grado di indirizzare obiettivi differenti a seconda delle classi in cui le attività di robotica educativa vengono proposte. A partire dalla scuola dell’infanzia, passando per la scuola primaria e secondaria di primo grado, arriveremo fino alla secondaria superiore, mostrando esempi di impiego di quattro differenti kit robotici.

Relatore: Angelo Sala, formatore DeA per i percorsi di coding per gli insegnanti della primaria e secondaria di I grado, autore, co-founder Coderdojo Milano www.coderdojomilano.it e co-founder MasterCoder www.mastercoder.com.

5)           Nuovi scenari per una scuola che si ribalti senza cadere

Descrizione
Il worshop “fuori classe” sul metodo scientifico intende proporre un lavoro esperienziale di didattica attiva.
Per raggiungere una conoscenza della realtà oggettiva possiamo proporre ai nostri alunni uscite sul territorio per osservare i fenomeni di nostro interesse, esperimenti “mani in pasta” e occasioni di rielaborazione e di formalizzazione delle conclusioni.
L’esperimento è inteso come un laboratorio del fare, gestito dagli alunni in autonomia e responsabilità, dal reperimento degli “ingredienti” alla formulazione delle ipotesi, sotto l’attenta guida del docente-tutor.
Anche con materiali poveri è possibile rendere gli alunni protagonisti della propria conoscenza, stimolare la loro partecipazione e sviluppare il loro spirito d’iniziativa.
Insieme, “mani in pasta”, proveremo l’esperienza di essere “fuori classe”, cioè fuori dallo spazio dell’aula inteso esclusivamente come luogo di trasmissione della conoscenza.
Gli esperimenti verranno documentati con video e filmati con la finalità di realizzare anche videotutorial da condividere in rete!
Relatore: Rodolfo Galati è un insegnante di scuola primaria esperto di tecnologie dell’istruzione e dell’apprendimento. Formatore per enti autorizzati MIUR e autore di libri di didattica. E’ un promotore della metodologia Flipped e, contrariamente, a quanto si possa immaginare, sostiene che nella scuola primaria la didattica capovolta possa trasformare l’ambiente di apprendimento in uno concreto spazio di apprendimento attivo sia per la fascia d’età dell’utenza sia per l’orario di servizio del personale docente che solitamente è meno frammentato rispetto a quello praticato dai corrispettivi colleghi degli ordini superiori.
Relatore Maurizio Maglioni : Professore di chimica nelle scuole superiori di Roma e autore di romanzi e saggi tra cui “La classe capovolta“, scritto insieme a Fabio Biscaro e pubblicato a gennaio 2014 dalle Edizioni Erickson.
Valutatore EFQM-CAF, iscritto all’albo dei TQM Assessor dal 2005.
Fondatore e Presidente dell’Associazione Flipnet per la promozione della didattica capovolta.

6)           Dalla classe al team: le attività collaborative nella classe capovolta

Una classe è spesso un insieme di alunni ognuno con una propria individualità. I gruppi si autoformano in dipendenza dalle preferenze, gusti, stili di gioco e di apprendimento, conoscenza pregressa. Si formano sottogruppi e la classe si divide in insiemi di persone molto spesso chiuse agli altri, si crea un ambiente competitivo che impedisce lo svolgimento delle attività in cui invece sarebbe necessario creare collaborazione. Avviare la classe all’ apprendimento collaborativo vuol dire conoscersi reciprocamente, aprirsi agli altri, imparare ad ascoltare e a comprendere, apprezzando e valorizzando tutte le “diversità” presenti in classe. Dalla classe al team è un laboratorio che trasformerà la visione dell’ apprendimento da momento unidirezionale ad occasione per il confronto, la condivisione e la realizzazione insieme di attività in cui la collaborazione è responsabilità condivisa e crescita individuale attraverso il gruppo.

L’attività si svolgerà in due fasi.
Una prima parte in cui si presenterà l’argomento: avvio all’apprendimento collaborativo, strumenti e le variabili del lavoro in classe.

Nella seconda parte i partecipanti saranno suddivisi in piccoli gruppi eterogenei (per disciplina insegnata, ma possibilmente omogenei per ordine di scuola) e si metteranno in gioco progettando e realizzando attività i team vestendo i panni degli allievi e verificando le dinamiche che si verificano in classe.

Relatrice: Grazia Paladino, docente di scienze e matematica presso una scuola secondaria di I grado alla quale è arrivata dopo più di un decennio lavorativo passato in un laboratorio di ricerca farmaceutica. Da sempre impegnata in prima linea nelle problematiche relative all’inclusione scolastica e la mediazione didattica. Collabora con alcune case editrici per la realizzazione di materiale didattico, da due anni vicepresidente Flipnet e formatrice nell’ambito della didattica digitale, esperienziale e della flip class

Relatrice: Rita FaustinellaDocente di scuola primaria in un Istituto comprensivo di Roma. Impegnata da anni in attività e progetti finalizzati all’introduzione dell’informatica nelle scuole e all’innovazione didattica, è esperta nella gestione di corsi di formazione a distanza. Ha sperimentato la flipped classroom a partire dalla classe terza. Ha lavorato due anni presso la Circoscrizione Consolare di Stoccarda in qualità di insegnante di lingua e cultura italiana.

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